Parlare del dio dei manga è SEMPRE difficile, soprattutto se a parlarne è un ragazzino come me alla sua prima recensione di un’opera di questo maestro o alla sua prima recensione scritta di un manga in assoluto - anche perchè un: ‘Sì, è bello, compralo’ non è una recensione - perciò non vi chiedo di essere clementi, anzi, vi chiedo di bombardarmi il più possibile di critiche (sotto il post del blog, non della condivisione, per piacere) costruttive in modo tale che io migliori sempre di più, per migliorare ulteriormente questa recensione in futuro.
Detto ciò vi auguro una buona lettura.
Detto ciò vi auguro una buona lettura.
Dororo è un manga di 4 volumi scritto e disegnato dal ‘Dio dei manga’ Osamu Tezuka tra il 1967 e il 1968 e portato in Italia da GOEN nel 2013 al ‘modico’ prezzo di 6,95.
Ecco una foto del 'dio'.
Apro una piccola parentesi sul 'dio' per dirvi che oltre a Dororo (che è solo un'opera considerata 'piccola') ha scritto innumerevoli capolavori e opere famosissime come Astroboy,
e molti altri manga molto belli e soprattutto importanti perchè, se non lo sapeste, Tezuka è colui che ha dato il via a ciò che è oggi il manga come noi lo conosciamo.
Perdonate la parentesi doverosa per un autore che ha fatto veramente la storia e vi lascio alla recensione di Dororo.
Questa storia narra di Hyakkimaru (letteralmente ‘piccolo mostro’), un ronin (samurai senza padrone) che ha come scopo uccidere 48 demoni. Ogni demone ha ‘preso’ una parte del suo corpo a causa di un patto fatto da suo padre mentre lui era ancora nel grembo materno.
Dopo la sua nascita, appena il padre vide che a questo bambino mancavano praticamente tutte le parti del corpo, decise di disfarsene mettendolo in una cesta ed abbandonandolo sul letto di un fiume.
Qualche tempo dopo un dottore (il Dottor Honma) , trovatolo, decise di prendersi cura di lui. Questo dottore, in pratica, gli crea delle protesi speciali in modo tale che Hyakkimaru possa muoversi e (neanche fosse abbastanza) si scopre che questo bambino è dotato di poteri speciali: può vedere senza occhi, sentire senza orecchie e parlare senza avere le corde vocali.
Dopo esser cresciuto, decise di andare alla ricerca delle parti del corpo mancanti e durante il tragitto incontra Dororo, un piccolo ladro dalla storia triste che decide di seguirlo, all’inizio perchè voleva rubargli la spada, ma poi perchè si affeziona alla figura di Hyakkimaru, chiamandolo addiritura fratello.
Il resto della trama si risolve mostrando episodi dove Dororo ed Hyakkimaru devono vedersela con svariati demoni per far ritornare le parti del corpo di quest’ultimo.
Qualche tempo dopo un dottore (il Dottor Honma) , trovatolo, decise di prendersi cura di lui. Questo dottore, in pratica, gli crea delle protesi speciali in modo tale che Hyakkimaru possa muoversi e (neanche fosse abbastanza) si scopre che questo bambino è dotato di poteri speciali: può vedere senza occhi, sentire senza orecchie e parlare senza avere le corde vocali.
Dopo esser cresciuto, decise di andare alla ricerca delle parti del corpo mancanti e durante il tragitto incontra Dororo, un piccolo ladro dalla storia triste che decide di seguirlo, all’inizio perchè voleva rubargli la spada, ma poi perchè si affeziona alla figura di Hyakkimaru, chiamandolo addiritura fratello.
Il resto della trama si risolve mostrando episodi dove Dororo ed Hyakkimaru devono vedersela con svariati demoni per far ritornare le parti del corpo di quest’ultimo.
Preferisco non aggiungere altro alla trama perchè questo manga merita abbastanza sia perchè è di Tezuka, sia perchè è una lettura abbastanza scorrevole e molto piacevole.
> Perchè dovreste comprare questo manga?
Forse da ciò che ho scritto può sembrare una storia banalotta, senza trama e senza introspezione psicologica dei personaggi ma è qui che vi sbagliate! La trama c’è ed è ben delineata, i protagonisti sono 2 e in 4 volumi vediamo un evoluzione del loro rapporto, il flashback di Hyakkimaru, quello di Dororo e, nel quarto volume, veniamo a conoscenza del segreto di Dororo che, personalmente, non mi aspettavo. L’unica pecca è il finale che è aperto ma lascia una sola via di interpretazione che è una cosa che non ho mai apprezzato.
Forse da ciò che ho scritto può sembrare una storia banalotta, senza trama e senza introspezione psicologica dei personaggi ma è qui che vi sbagliate! La trama c’è ed è ben delineata, i protagonisti sono 2 e in 4 volumi vediamo un evoluzione del loro rapporto, il flashback di Hyakkimaru, quello di Dororo e, nel quarto volume, veniamo a conoscenza del segreto di Dororo che, personalmente, non mi aspettavo. L’unica pecca è il finale che è aperto ma lascia una sola via di interpretazione che è una cosa che non ho mai apprezzato.
> A chi consiglieresti ‘Dororo’?
A chiunque: sia a un neofita dei manga sia a colui che ha letto centinaia di opere perchè Dororo è sempre attuale e Tezuka è sempre attuale sia come temi, sia come storie che possono sembrare viste e riviste ma stiamo comunque parlando di un manga degli anni 60 che parla di un rapporto tra due sconosciuti che diventa un rapporto di fratellanza veramente profondo; cosa che non tutti riescono a mostrare con facilita senza stratagemmi ed in modo graduale.
> Ma i manga vecchi fanno schifo! Questo sono sicuro che potrebbe essere un commento di qualsiasi ragazzo che legge solo ed esclusivamente opere moderne e critica il tratto molto influenzato dalla cultura fumettistica americana del tempo, ma DOVETE assolutamente ammettere che il tratto di Tezuka NON è assolutamente brutto, è pittoresco, certamente, ma si dipinge in maniera perfetta nella trama e nelle gag che il ‘dio dei manga’ vuole mostrarci e per me questo è solo ed esclusivamente un punto a favore.
In conclusione, se dovessi dare un voto a questa opera le darei un 9 pieno senza alcun pregiudizio dovuto alle altre opere che leggo che hanno un tratto più gradevole ma, sinceramente, non mi sento a dare un voto basso solo per il disegno, questa opera va letta per la sua storia, per la fantasia che ha l’autore per fare delle gag veramente gradevoli e per le avventure e i mostri che incontreranno i due protagonisti che non sono mai banali e mai prevedibili. In aggiunta vi dico solo che dovete leggerlo, è veramente un’opera che merita a 360 gradi.
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