E
ancora una volta Cosmo editore (lodiamola un po perché quando le
cose si fanno bene, gli onori vengono da se) ci porta una storia (un
albo, un volume) che merita di essere letta (?), una storia che forse
senza il suddetto editore ci saremmo persi.
La
storia è scritta dal blasonatissimo (ormai papà della DC comics)
Geoff Johns agli esordi e da un certo (no, davvero, non so proprio
chi sia) Kris Grimminger, stupendamente disegnata da Jackson "Butch"
Guice in buona forma, già noto dalle parti della cosmo per winter
world.
La copertina |
Ma
veniamo al vivo, la trama è di quanto più banale si possa
desiderare, degli studenti (americani) in vacanza in Grecia, trovano
nel mar egeo il vaso di pandora e.......ovviamente lo aprono (non so
voi ma a me ricorda tanto uno di quei film di serie B che davano a
notte inoltrata), ciò coincide con l'attacco di una barca di pirati
che guarda caso ha pure sbagliato barca da depredare, l'apertura del
vaso scatena una tempesta furiosa, che manda pezzettino per pezzettino
la nave dei nostri prodi sulla spiaggia di una misteriosa isola, i
pirati e gli studenti (assieme aduna prof) si organizzano per portare il vaso in dono sul monte che sovrasta l'isola, che pare essere proprio l'Olimpo.
Mi scuso in primo luogo per la foto (online non si trovava) e per la qualità. |
Nulla
di nuovo, nulla di rilevante si direbbe, una trama in fondo già
vista e rivista, ed è qui che avviene la magia, gli sceneggiatori
non si fanno scappare l'occasione succosa di mettere quanta più
mitologia greca (anche se abbastanza convenzionale) nei lembi della
trama, e soprattutto i personaggi sono ben definiti, saranno anche
degli stereotipi, ma sono perfette istantanee riconoscibili fino dal
primo sguardo, la professoressa esperta di storia greca, la
ragazzetta freganulla tutta azione, il tizietto "io ce provo a
fà er figo", il cazzutissimo pirata con un passato di galera in
galera, il pirata disertore che pensa per se e fa per tre, sì
insomma avete capito.
Lo
sviluppo è abbastanza nella norma, vediamo inizialmente prendere il
comando della spedizione verso l'Olimpo i pirati, che per l'occasione
hanno radunato fior fiore di armi belliche, ma ovviamente dopo un
paio di simpatici incontri con ciclopi, idre e uccelli del lago
Stinfalo il gruppo si divide e prendono il comando gli studenti, ma
il il pirata "pens 4 me fò per 3" (leggasi: pens for mi fò
per trii) ovviamente si divide dal gruppo e cerca il momento giusto
per prendere il vaso e darsi alla fuga senza studentelli intorno, nel
frattempo il gruppo fa un brutto incontro con il Minotauro e un tanto
meno bel incontro con il labirinto di Cnosso, ma il pirata "pens
4 me fò per 3" si è già anticipato sul programma e nella
notte ha rubato il vaso al gruppo e si è incamminato per il
labirinto, ovviamente ha trovato il grosso già fatto con filo
d'Arianna già posato verso l'uscita, ma il maltolto viene reclamato
da le due sorelle del gruppo (la freganulla biondina e la so tutto
io) provocando una bella ferita al simpaticone, tanto che guida il
resto del gruppo grazie alle traccie di sangue sia su i passi del
pirata che verso l'Olimpo, nell'Olimpo troveranno il coperchio al
vaso maledetto? (che ve lo devo pure dire? Dai su, la storia è
abbastanza prevedibile in fondo).
Sicuramente
non un capolavoro immancabile, una lettura leggera, non troppo
impegnata, un buon albo d'avventura, la reputo ben godibile,
soprattutto per la buona gestione dei personaggi che nella brevità
della storia sono trattati in modo buono seppur ancora abbastanza
superficiale, le vicende ormai sono tra le più note e non suscita molto stupore, invece il disegno ne suscita parecchio, splash page da far cascare sensibilmente la
mascella, impostazione delle tavole abbastanza classica e nella
norma.
Riscuse per la foto, ma ditemi voi se non potevo non mettere qui na tavola cosi |
Complessivamente
un fumetto che non so davvero se consigliare o meno, un buon albo
nella sua dimensione da Bmovie, costellato di un po di
quell'ingenuità nelle situazioni, ma che fa il suo lavoro a vederci
chiaro, un volume da leggere senza grandi pretese, un po come uno
stupendo animale da osservare però solo dentro al suo recinto, ma
tirando le somme forse merita la sua lettura anche solo per
curiosità.
Angolo
della citazione (un po ingloriosa e presa a caso, per la mancanza di
grandi monologhi o frasi artefatte): "-Ehi, ragazzi! vorrei che
mi spiegaste che genere di soccorritori abitano da queste parti,
degli dei?
-non
so niente, in ogni caso abbiamo appena incontrato un ciclope, e chi
può dire cosa -incontreremmo ancora"
-un Bad Facu molto loquace (per oggi)